Perchè la dieta di Okinawa è così celebrata?

la dieta di Okinawa per i centenari

La mitica isola del Giappone

Tra le tante diete e mode passeggere che riempiono i magazines e i siti web, la dieta di Okinawa affonda le radici in una cultura millenaria e in alcuni principi di valore universale che presentiamo in questo articolo.

Se pensate che Okinawa sia famosa solo per la sua battaglia della seconda guerra mondiale, sappiate che essa è altrettanto celebre nel mondo per essere indicata come una delle famose “zone blu“.

Anziano giapponese dall'isola di Okinawa,
Abitante di Okinawa

Le zone blu

Il tema delle “zone blu” viene trattato in questo articolo del blog

In estrema sintesi, la zona blu è una parte del mondo dove sono concentrati ultracentenari percentualmente in numero superiore al resto della popolazione mondiale.

In particolare, ad Okinawa, gli uomini raggiungono gli 84 anni di età e le donne raggiungono oltre i 90. I tassi di tumore e di malattie cardiovascolari sono rispettivamente un quinto e un sesto di quelli degli Stati Uniti.

Ma la cosa importante da sottolineare è che queste persone arrivano in età avanzata in grande forma psico-fisica.

Grande esempio il maestro di Karate Uehara Seikichi che all’età di 90 anni ancora partecipava alle competizione di karate e che ha insegnato karate fino alla sua morte, avvenuta all’età di 100 anni.

Uehara Seikichi sensei
Uehara Seikichi

La dieta di Okinawa – Caratteristiche

Prendo in prestito un articolo dal sito ScienceDirect​*​ per andare ad enunciare i principi della dieta.

Eccoli:

  • Un elevato consumo di frutta e verdura – soprattutto funghi shiitake, beni imo (una patata dolce viola) e goya (melone amaro). Beni imo è a basso indice glicemico e ad alto contenuto di fibre, vitamina C, potassio e carotenoidi (pigmenti vegetali che possono essere usati come antiossidanti o convertiti in vitamina A). Il Goya è a basso contenuto calorico ma ad alto contenuto di vitamina C e fibre.
  • Un elevato consumo di legumi – principalmente prodotti a base di soia come tofu e fagioli di edamame.
  • Un moderato apporto di pesce e frutti di mare – tra cui polpo e calamari.
  • Un’assunzione di riso inferiore rispetto al resto del Giappone.
  • Alghe marine – come il kelp e il komu.
  • Un basso consumo di carne – viene consumata principalmente in occasioni speciali, con carne di maiale e orecchie di maiale particolarmente popolari.
  • Un basso consumo di latticini.
  • Konnyaku – un tipo di gelatina ottenuta da una radice vegetale chiamata “lingua del diavolo”.
  • Erbe e spezie – come miso, curcuma e artemisia.
  • Tè al gelsomino.
  • Alcool con moderazione.

Nel complesso questa dieta è ad alto contenuto di carboidrati (circa l’85% delle calorie giornaliere da carboidrati), e abbastanza povera di proteine e grassi (soprattutto grassi saturi)

Ma è soprattutto povera in calorie, nel 1978 è stato accertato che gli abitanti di Okinawa consumavano il 17% in meno delle calorie rispetto alla media giapponese​†​. Il loro apporto calorico giornaliero si aggira intorno alle 1500 calorie!!!

La dieta di Okinawa – Principali Benefici

Alcuni studi hanno riscontrato benefici per la salute associati alla dieta tradizionale di Okinawa, che possono essere dovuti alla miscela complessiva di sostanze nutritive, nonché al fatto che essa favorisce uno stile di vita sano.

Un alto introito di frutta e verdure è quasi universalmente considerato come un esempio di abitudine sana con possibili effetti preventivi su patologie cardiovascolari, tumore e malattie legate all’anzianità in genere.

Ci sono delle somiglianze tra la dieta tradizionale di Okinawa e la dieta mediterranea, come ad esempio:

un buon apporto di frutta, verdura, cibi a basso indice glicemico (IG) e grassi omega 3; un basso apporto di carne lavorata, zucchero, sale e grassi saturi; così come un’attività regolare e la socializzazione.

Effettivamente è molto simile alla dieta degli abitanti dell’altra zona blu, Ogliastra.

E’ possibile che alcuni dei benefici di invecchiamento sano della dieta di Okinawa sono legati alla restrizione calorica. Alcuni recenti studi lo confermerebbero.

Lo stile di vita di Okinawa

Oltre alla dieta salutare, quest’isola è famosa anche per alcune abitudini dei suoi abitanti che fanno sicuramente la differenza: Hara Hachi Bu, Ikigai, Moai.

Hara Hachi Bu

Un vero punto di forza dello stile di vita degli abitanti è l’Hara Hachi Bu. Questo antico mantra confuciano (tradotto liberamente significa “mangiare finchè si è pieni per otto parti (su dieci)), viene ripetuto all’inizio di un pasto. Il proposito è di terminare il pasto all’ 80% di sazietà.

Riflettete: non ce lo dicevano anche i nostri nonni di alzarsi da tavola non completamente pieni e non abbiamo sperimentato anche noi almeno una volta i benefici di questa pratica?

Il moai, la rete degli amici

I Moai sono gruppi di cinque amici che offrono servizi sociali, logistici, emotivi e persino sostegno finanziario l’uno all’altro per tutta la vita. Il gruppo Moai è sempre insieme, nei momenti belli e in quelli cattivi. Celebrano insieme le cose belle della vita e si supportano anche nei momenti difficili. Questa vicinanza influenza costantemente i comportamenti del gruppo, comprese le abitudini di salute.

Ikigai, lo scopo

Se avete mai frequentato i corsi di crescita e sviluppo personale tenuti dai tanti coach in giro per il mondo, avete sicuramente sentito ripetere quasi come un mantra: “la base di tutto, successo, vita felice, sviluppo personale, ecc è lo scopo” . Cosa vuoi dalla vita? cosa vuoi ottenere?

In 2 importanti studi di Università giapponesi intorno agli anni 90​‡​​§​, sono stati riscontrati importanti correlazioni tra il rischio di mortalità (dovuto soprattutto a cause cardiovascolare

Un altro fondamentale studio in meta analisi​¶​ ,compiuto dai ricercatori dell’ospedale Mt. Sinai St. Luke’s-Roosevelt di New York, è arrivato alle stesse conclusioni. L’analisi ha incluso dati su oltre 136.000 partecipanti da 10 studi principalmente da Stati Uniti e Giappone. Ebbene, indovinate quali persone hanno avuto una mortalità inferiore di un quinto rispetto agli altri?

Esattamente, è stata la presenza di uno scopo nella vita a fare la differenza.

Nella zona di Okinawa l’ikigai è visto come “una ragione per svegliarsi al mattino“.

Conclusioni. Mito o realtà?

Dagli elementi precedenti si capisce che, pur non esistendo evidenze scientifiche nette e comprovate a dimostrazione dei benefici della dieta di Okinawa, così come a tutto il mondo delle zone blu, sicuramente il fenomeno dietro questa filosofia e stile di vita è senz’altro affascinante.

Anche se oggi ormai gli abitanti di Okinawa stanno cambiando progressivamente abitudini e sempre più giovani stanno cedendo alla moda dei fast-food, l’esempio dei vecchi abitanti del luogo rimane pur sempre un esempio virtuoso di abitudini alimentari.

Dieta di Okinawa. Pizza con Goya e Beni Imo e Gelato al Beni Imo
Piatti in cui il gusto occidentale si fonde con la tradizione di Okinawa (foto dal sito https://dieteticallyspeaking.com/ )

Non possiamo trasferire tutto da noi ovviamente, date le differenze genetiche e culturali del popolo giapponese.

Ma almeno prendiamoci quello di buono che questo regime alimentare ci suggerisce e soprattutto dobbiamo essere soddisfatti che la nostra cara dieta mediterranea ha gli stessi identici principi di base:

socialità, sani prodotti locali, movimento fisico e senso della vita, dell’amicizia e della famiglia.


  1. ​*​
    https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0047637414000037
  2. ​†​
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/674107?dopt=Abstract
  3. ​‡​
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18596247
  4. ​§​
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19539820
  5. ​¶​
    https://www.sciencedaily.com/releases/2015/12/151203112844.htm

gobinde

informatico , blogger, appassionato di cammini di crescita personale, nutrizione e alimentazione. Da 20 anni la sua ricerca si incentra sul benessere fisico e spirituale dell'uomo.

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